Con il beneplacito della Soprintendenza, che questa mattina ha effettuato la sua supervisione (sic!), è stata completata una scandalosa dipintura nel centro antico di Venafro.
E’ stata massacrata con i colori di una casa cantoniera l’antica chiesa di S. Agostino, uno dei monumenti più importanti della città.
E’ incredibile che i cittadini debbano sopportare queste performances artistiche di professionisti che ritengono che il patrimonio storico possa essere trattato alla stregua di un pollaio della periferia di una città messicana.
Questa era la facciata di S. Agostino prima del restauro!
Sicuramente il vescovo di Venafro ancora non è a conoscenza di quello che è stato combinato su una chiesa che, a parte i valori religiosi, costituisce uno dei fondali più particolari del nucleo antico di Venafro.
Sui nostri amati monumenti, la “Famigerata” del Molise, a Venafro prescrive il “rosso cantoniera”, a Campobasso e paesi limitrofi, sotto la sua “ALTA SORVEGLIANZA”, come recitano i cartelli dei lavori, viene prescritto il più delicato “rosa salmonato” (caso più esibito è Oratino), che va benissimo per TUTTE le epoche di costruzione e di stile degli edifici. Per non parlare dell’ ASSOLUTA inesistenza del restauro degli intonaci esterni, che non rientrano nella “materia” da salvaguardare come le altre. L’ impreparazione e la confusione mentale di questo modo di operare ci ha annullati, ci fa sottostare tutti i giorni, con mutevoli sorprese, a chi compie reati di “genocidio culturale”. Propongo raccolta firme per l’ esonero e risarcimento da chi ha distrutto e continua a distruggerci quotidianamente…con soldi pubblici!
Ma su via Franco non capisci che con il tempo il tempo schiarira’ facendo assumere alla facciata quel color rosa porcello che le soprintendenze tanto amano… Sperando che una risata li seppellisca tutti Continua a mettere queste menti eccelse alla berlina
Lorenzo
P. S. Deve essere la stessa manina delicata che ha deciso la colorazione del teatro Savoia a Campobasso