Appuntamento a Frosolone: domenica 11 dicembre alle ore 15,30 per una passeggiata con quattro soste nel centro antico.
Partendo dal Castello (ora palazzo Zampini) si proseguirà per l’Assunta, piazza S. Pietro e S. Chiara/S.Angelo.
Un’occasione anche per parlare degli stemmi dei feudatari di Frosolone.
Borrello fino al 1266
BORRELLO
Di rosso alla banda di argento caricata di tre corni di rosso.
Andrea d’Isernia fino al 1295
ISERNIA (d’)
D’oro al corvo fermo di nero.
Francesco di Montagano
Lo stemma è presente su un’acquasantiera di Montagano
Giovanni d’Evoli (post 1350)
EVOLI (d’)
Troncato, inchiavato di nero e di argento.
Ferrante di Capua fino al 1523 (circa)
CAPUA (di)
Di oro alla banda di argento gemellata di nero.
Oratio Lanario fino al 1530 (circa)
De Raho
RAHO (de), RAGO (de)
Scaccato di sedici pezzi di oro e di azzurro, i primi caricati da una coda di ermellino.
Secolo XVI metà a Giovanni d’Evoli e metà a Giuseppe Marchesano
Francescantonio Marchesano
Girolamo Marchesano
Dal 1616 Giovan Francesco Salernitano
SALERNITANO
Troncato: nel 1° di argento al monte a tre cime di rosso movente dal lato sinistro con la stella crinita del medesimo, posta nel cantone destro; nel 2° di argento con tre fasce di azzurro.
Dal 1660 Giuseppe Carafa d’Aragona Marchese di Baranello
CARAFA
Tre fasce di argento in campo rosso alla stadera.
Diomede Carafa sposato a Francesca Quiroga y Faxardo
Dal 1677 Francesco della Posta
POSTA (della)
Di azzurro alla fascia di rosso; nel campo superiore un cavallo in corsa caricato sul cantone sinistro di un corno da postiglione, nell’inferiore un cane sedente che guarda una stella di argento.
Uno stemma dei della Posta (modificato) si trova nell’altare laterale della Chiesa di S. Angelo partito con quello dei da Ponte
Dal 1698 Università di Frosolone
Dal 1734 Frosolone era del Demanio
Dal 1768 Nicola Sergio Muscettola
MUSCETTOLA
Di oro con tre bande di azzurro col capo cucito di oro caricato da due uccelli neri affrontanti guardanti una stella di rosso.
Dal 1777 Giovanni Muscettola, ultimo titolare del feudo fino al 1806.
Caro Franco,
da parecchio tempo la famiglia Zampini sta spendendo molto denaro – e di tasca propria – per ristrutturare il palazzo, i cui costi penso siano ingenti, tanto da giustificare l’impossibilità di fare tutto e subito.
Molti ambienti infatti sono già stati ristrutturati con gusto e rispetto architettonico; sempre grazie unicamente ai propri sforzi,economici e non!
Ieri abbiamo iniziato la visita di una parte del nucleo antico proprio partendo dal portone di quello storico plazzo, una volta castello di Frosolone, dove gli Zampini hanno voluto, con non poche difficoltà, esporre all’esterno un antico stemma dei Carafa della Stadera che segna uno dei momenti fondamentali nella storia della vicenda feudale di Frosolone.
E’ stata anche l’occasione per ricordare uno degli avvenimenti ormai dimenticato della nostra storia quando le antiche mura videro celebrarsi al suo interno uno dei processi religiosi più drammatici del Trecento per iniziativa del terribile Tommaso d’Aversa, monaco inquisitore contro i Fraticelli di S. Onofrio.
Grazie a tutti!