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Laureati molisani: “Ma quando alzerete la testa?” Come è stato scelto il Direttore Generale della Fondazione Cultura Molise?

By 3 Gennaio 2012 23 Comments

Cari Laureati Molisani,
quando alzerete la testa?

Vi rendete conto che la più prestigiosa istituzione regionale, la FONDAZIONE MOLISE CULTURA, è diretta da un personaggio i cui meriti derivano dalla circostanza di essere stato un Assessore Regionale senza che il popolo lo abbia mai eletto?

Il sig. ARCO Sandro, impiegato della RAI fino a poco tempo fa, con atto di imperio del Presidente Michele Iorio è stato nominato DIRETTORE GENERALE della FONDAZIONE MOLISE CULTURA!

I vostri genitori si sono tolto il pane dalla bocca per farvi studiare e laureare e un incarico così prestigioso viene dato senza alcuna selezione, senza alcuna verifica delle qualità manageriali, senza alcuna pubblicazione di un bando!

Ho cercato in tutti i modi di sapere se il sig. ARCO Sandro sia munito del diploma di laurea…. tutti fanno spallucce.

Eppure viene pagato come un Direttore di Servizio della Regione Molise, ovvero con la qualifica più alta che un laureato specializzato e vincitore di concorso possa avere!

Cari laureati vi allego la nota che domani mattina invierò al Presidente della Regione.

Credo sia un dovere morale che tutti i neolaureati scrivano la stessa cosa.

Fatevi sentire!

La FONDAZIONE MOLISE CULTURA esiste veramente?
Non è facile sapere dove sia collocata
Non ha numero di telefono sull’elenco telefonico
Non ha indirizzo
Non si sa dove pubblichi le delibere come prescrive la legge

L’unica cosa certa è che il suo Direttore Generale piene pagato regolarmente ogni mese a peso d’oro, mentre i Consiglieri Regionali fanno finta di niente!

Dicono che la sede si trovi a Campobasso in Via Toscana.
Se qualcuno ha la possibilità di saperlo, per cortesia lo comunichi a questo bolg.

Venafro 2 gennaio 2012
Oggetto: Richiesta di revoca del Decreto di nomina del Direttore della Fondazione Molise Cultura

Al Signor Presidente
della Giunta Regionale del Molise
dott. Michele IORIO
CAMPOBASSO

All’avv. Arturo Messere
Componente del Consiglio di Amministrazione
Fondazione Cultura
Via Toscana
CAMPOBASSO

Al dott. Adalberto Cufari
Componente del Consiglio di Amministrazione
Fondazione Cultura
Via Toscana
CAMPOBASSO

e per conoscenza
Ai signori Consiglieri Regionali
Regione Molise
CAMPOBASSO

In questi giorni si fa un gran parlare della Fondazione Molise Cultura e poiché svolgo prevalentemente attività culturale nel Molise mi è sembrato perlomeno singolare di non essere stato mai interpellato per dare un qualsiasi tipo di collaborazione per il progresso culturale del Molise. Per tale motivo ho cercato di documentarmi per capire come funzioni tale organo creato dalla Regione Molise e sono venute fuori alcune stranezze.

In particolare mi riferisco alla nomina del Direttore generale della Fondazione che è stata effettuata con decreto n.3 del 12 gennaio 2010.

Con tale decreto viene nominato il sig. Sandro ARCO ai sensi dell’art. 18 dello Statuto della Fondazione Molise Cultura.
In realtà lo Statuto della Fondazione Molise Cultura recita testualmente:
art. 18 – Personale della Fondazione
1.    La Fondazione è dotata di una propria struttura amministrativa e operativa munita di autonomia funzionale stabilita con il regolamento di attuazione. In particolare l’attività lavorativa dei dipendenti sarà strumentale al perseguimento degli obiettivi prefissati dalla Fondazione stessa, nonché necessariamente volta al raggiungimento dei programmi e delle linee di indirizzo individuate dal Direttore. Il Personale occorrente verrà messo a disposizione dalla Regione Molise.
2.    La Fondazione può inoltre instaurare, con oneri a carico del proprio bilancio e nel rispetto delle normative vigenti, rapporti di lavoro a tempo indeterminato e determinato in considerazione delle attività promosse e delle particolari esigenze che possono occorrere.

Quindi questo articolo nulla dice circa il potere del Presidente della Giunta di nominare un Direttore.
In realtà è l’art. 12 dello Statuto che stabilisce le modalità e i criteri di nomina del Direttore della Fondazione e precisa anche quali debbano essere le sue competenze, tra le quali quelle della predisposizione del bilancio, della esecuzione delle delibere, delle relazioni programmatiche e di tutte le attività che implicano rapporti con altri Enti. Insomma le funzioni del Direttore sono improntate ad altissima professionalità, tant’è che, ai sensi del comma 6 dell’art. 12 dello Statuto, il trattamento economico è determinato in misura analoga a quello previsto dal Contratto Collettivo nazionale di Lavoro per i Dirigenti dei Servizi della Regione Molise.  

Orbene la norma è tassativa: si deve possedere il titolo di studio della laurea per svolgere le funzioni dirigenziali.

Per quante ricerche e domande io abbia fatto non sono riuscito a sapere se il sig. Arco Sandro sia in possesso del diploma di laurea. Sarebbe, perciò, il caso che la S.V. provvedesse a richiedere al sig. Arco Sandro se è in possesso di tale titolo in quanto, nel caso del mancato possesso, potrebbe configurarsi l’esercizio abusivo di una attività per la quale è espressamente richiesta la laurea.

Questo è il primo problema di facile soluzione.

Il secondo, invece, è più complesso perché riguarda la verifica del possesso delle qualità per dirigere una Fondazione culturale.

Per quante ricerche io abbia fatto, non sono riuscito a sapere se sia stata avviata una procedura selettiva per l’attribuzione di tale incarico, come prescrivono le norme in materia di pubblico impiego, trattandosi di una Istituzione il cui funzionamento e la cui amministrazione è di diretta emanazione regionale.

Tanto mi permetto di evidenziare in quanto sono stato escluso, pur avendone i titoli, dalla possibilità di accedere ad un posto particolarmente prestigioso quale è quello di Direttore della Fondazione Molise Cultura.

A questo aggiungo che sono sconcertato nel sapere che nel Molise vi sono centinaia di laureati in Conservazione Beni Culturali, Scienza del Turismo, Archeologia e materie analoghe che non vengono presi in alcuna considerazione dal Consiglio di Amministrazione della Fondazione Molise Cultura.

Per quanto sopra la presente costituisce formale sollecitazione a revocare immediatamente il decreto n. 2 del 12 gennaio 2010 di nomina di Direttore della Fondazione Molise Cultura ove si accerti che il sig. Arco Sandro non sia in possesso del titolo di studio del Diploma di Laurea.

Conseguentemente invito il Presidente della Fondazione Molise Cultura, dott. Michele Iorio, nonché i consiglieri di Amministrazione, avv. Arturo Messere e dott. Adalberto Cufari, a sospendere qualsiasi tipo di emolumento a favore del sig. Arco Sandro ove si accerti che egli non sia in possesso del titolo di studio per svolgere le funzioni di Direttore della Fondazione Cultura il cui bilancio e le cui attività sono a totale carico della Regione Molise.

Chiedo che venga indetto un pubblico concorso o comunque una pubblica selezione per l’attribuzione dell’incarico di Direttore della Fondazione Cultura Molise e di essere invitato a parteciparvi.

La presente richiesta viene effettuata ai sensi della legge 241/90 e chiedo risposta scritta dal responsabile del procedimento della Regione Molise e della Fondazione Molise Cultura entro 30 giorni dal ricevimento della presente.

                                                                                (arch. Francesco Valente)

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  • Brunella ha detto:

    Come non concordare in ogni virgola del tuo discorso?
    Personalmente da 3 anni sono schifata dall’istituzione di questo carrozzone mangiasoldi che tra l’altro non fa nulla, e non solo in veste di laureata (molte delle lauree odierne, tra cui la mia, purtroppo non valgono molto e c’è una tale massificazione di titoli che ce ne è voluto per scegliere un Arco senza laurea! ormai mi pare che tutti siano laureati….) ma di cittadina di questo piccolo lembo di terra che si interessa di cultura.
    Ammiro la tua decisione di inviare una lettera.
    Come possiamo convogliare il nostro sdegno, le lamentele isolate in un progetto congiunto di denuncia che faccia capire ai politici che “cà nisciun è fess?”

  • Andrea de Lisio ha detto:

    Tempo fa scrissi, commentando una notizia relativa alla Fondazione Molise Cultura: “Ci saranno concorsi non addomesticati per lavorare a Molise Cultura? Oppure già sono pronte le poltrone e gli strapuntini per i destinatari stabiliti? Cultura fa poco rima con clientelismo”.
    Arco mi rispose, con fredda gentilezza, dandomi il suo cellulare per fissare un incontro in cui mi avrebbe illustrato i progetti della Fondazione e osservando che, paventando concorsi addomesticati, io cadrei preda dei luoghi comuni, anche “poco cristianamente”.
    Gli ho risposto che se i concorsi non saranno addomesticati sarà una scelta in controtendenza e che non ho dubbi che lui segnerà questa linea nuova. Ma le notizie relative all’orchestra “politica” forse danno un po’ ragione al mio scetticismo.

  • Giuseppe ha detto:

    Anche noi abbiamo scritto articoli, abbiamo discusso con i ragazzi (questi si laureati) che lavorano per la Fondazione Molise Cultura; ebbene purtroppo sono rimaste solo parole e sicuramente dopo questa giustissima e condivisibile battaglia tutto rimarrà come sempre, non verrà cambiata una virgola. Adesso la loro scaltrezza va oltre. Caro Franco non ti sei chiesto come mai nel consiglio di amministrazione è stato inserito l’avvocato Messere? Quando è stato nominato il direttore l’opposizione che faceva? Dormiva? Perchè non hanno cercato di bloccare tutto? E ancora: hai per caso visto quando scadrà il mandato del direttore? A marzo scadranno (per per loro si che c’è la scadenza) i contratti dei 21 o 23 ragazzi che lavorano per la fondazione: chi verrà riconfermato? chi no? quali criteri sceglieranno? Quando ci fu la selezione (anche allora scoppiò un putiferio), per 19 posti che poi diventarono 21 o 23 sai chi arrivò primo e chi secondo? Ma anche dopo ricorsi non cambiò nulla. Il sistema ormai è perfetto ed è difficile distruggerlo. Sono d’accordo con il “proviamoci” e con tutte le mie forze cercherò di combatterlo ma sarà dura perchè siamo troppo pochi.

  • Nino ha detto:

    Qualche tempo fa mossi alcune perplessità riguardo l’opportunità di richiedere amicizie sui social-network in campagna elettorale. Resto dello stesso avviso ma devo riconoscere l’indubbia sua competenza e la tenacia che la contraddistingue nel tutelare e valorizzare la cultura in generale e quella molisana in particolare. Nel caso specifico si resta semplicemente allibiti. Grazie di tutto.

  • laura allais ha detto:

    …WOW!!!!!!!!!!!

  • Franco Valente ha detto:

    Caro Nino, ti ringrazio per le tue parole.
    Io ho perso sonoramente le elezioni regionali e non ho più alcuna velleità di ripresentarmi. La delusione è stata forte. La cultura, quel poco di cultura, che ho cercato di utilizzare come strumento di cooptazione non è servita a nulla.
    Ora nessuno può provare a dire che faccio queste battaglie per un ritorno elettorale.
    La rabbia è che passano gli anni e man mano che si avvicina il tempo del non-ritorno i nostri politici ci stanno cancellando la storia e cercano di cancellarci dalla storia.
    Ma la storia siamo noi e noi alla fine vinceremo!
    Nel Molise si delinque in maniera soft. Perché anche la Magistratura è soft con i prepotenti.
    Con molta presunzione mi sono lanciato nell’improbabile impresa di difendere i monumenti perché da soli non sono in grado di farlo.
    Non ci riuscirò?
    Io ci provo e vedo che piano piano stiamo diventando un popolo!
    Il fatto che questo sito il giorno 2 gennaio abbia ricevuto per la prima volta oltre mille accessi è motivo per continuare…
    Spero che anche qualche magistrato si sensibilizzi ai problemi culturali…. Nel Molise la vedo difficile!

  • Pierluigi ha detto:

    Vorrei riuscire a dire che questa mia amata patria, con le sue bassezze e la sua mediocrità diffusa, non sia ormai più in grado di stupirmi poiché tante ne ho sentite e ancor di più saranno quelle che restano tra le stanze di un clientelismo deplorevole.
    Eppure ogni volta è una sorpresa, ogni volta m’interrrogo su come sia potuto accadere di nuovo e su come, in fondo, l’appellativo che qualcuno tende ad attribuirci abbia motivo d’esserlo.
    È leggendo questi articoli e accogliendo la sensibilità di chi sa che un giorno qualcosa cambierà, che voglio continuare a credere in un Molise sempre più INDIGNATO!

  • antonio ha detto:

    Sono laureato in scienze economiche e bancarie e per la “terra” ho lasciato una carriera dirigenziale appena intrapresa nel settore delle telecomunicazioni per iniziare a lavorare nel marketing di una azienda , all’epoca prestigiosa e porta bandiera del nostro Molise. Nel 2004 , dopo 92 anni di attività la 3^ generazione dei proprietari è riuscita a farla fallire, distruggendo di fatto per superficialità e soprattutto presunzione, tutto quanto creato a caro prezzo dalle generazioni precedenti. Credo che questa sia un po la sintesi di ciò che si rischia con il nostro territorio e con il grandissimo patrimonio naturalistico, storico e culturale affidatoci da Dio e da chi ci ha preceduto. Oggi , rispetto al passato abbiamo degli strumenti tali che ci consentirebbero oltre che di preservare, valorizzare ed impreziosire tutto ciò ma soprattutto di creare nuova ricchezza e nuovo lavoro per tutti. Per moltissime cose basterebbe conoscere e imitare esempi di pianificazione e gestione che esistono in Europa per riuscire almeno a tentare di pianificare professionalmente settori strategici come il turismo. Sono tre anni che combatto con i “nuovi feudatari” per portare avanti un Piano Industriale per il Turismo che ho concepito in 20 anni di viaggi, analisi di mercato e soprattutto un rapporto viscerale con il nostro Molise attraverso lo sport outdoor. Io penso che di idee e progetti che scaturisco dall’amore per questa terra ce ne sono tanti , ma in questo momento e proprio per questo amore che dobbiamo unire trasversalmente le nostre forze e i pochi talenti affidatici per imparare ad agire come le lepri per iniziare ad intaccare e sconfiggere il castello del ” feudatario” che al momento sembra inattaccabile ma sicuramente, come ci insegna la storia, non è invincibile. Oggi siamo chiamati ad essere più intelligenti di chi è arroccato al potere; e questo possiamo farlo solo se iniziamo concretamente a sforzari e a dare tutta la nostra vita per essere un unica forza. Spero di poterti conoscere presto e colgo l’occasione per chiederti i riferimenti su quanto hai commentato su una tv privata riguardo agli affreschi di S.Vincenzo al Volturno. Li ho trovati interessantissimi e credo siano strategicamente vitali per la storia del Monastero ma per tutta la nostra Regione. Ti lascio anche il mio n° di telefonino nella speranza di un incontro: Antonio Venditti.

  • Franco Valente ha detto:

    Carissimi,
    mi farò sentire presto. Grazie delle belle parole che fanno sperare in una rinascita del Molise.
    Io sono in pensione da qualche mese è mi sento obbligato a lottare per i giovani, perché siamo noi i responsabili di questa catastrofe culturale.
    Sto andando a fotografare i musei incompiuti per i quali la Regione Molise ed il Ministero per i Beni Culturali hanno sprecato miliardi su miliardi senza che uno di questi fosse utilizzabile come si fa in tutti i paesi civili: Pietrabbondante, Venafro-Verlascio, Castel S. Vincenzo, Isernia-LaPineta, S. Maria di Casalpiano, S. Maria di Canneto e così via….

  • Gabriella Di Rocco ha detto:

    Carissimo,
    sai che sono e sarò con te e che, nel mio piccolo, sto lottando da tempo contro questo carrozzone mangia soldi che è la cosiddetta fondazione molise cultura (scritto volutamente in minuscolo)!
    C’è da firmare? Da scrivere? Da denunciare?
    Pronta!
    Non abbiamo studiato per 15 anni per finire poi a lavorare gratis, mentre i collusi con il potere sono pagati migliaia di euro al mese per produrre ZERO senza sapere nemmeno quale sia il patrimonio culturale del Molise…

  • Valerio ha detto:

    Ormai diversi anni fa partecipai a un bando pubblicato dalla Regione Molise per la selezione di alcuni giovani laureati da assumere nell’ambito di un progetto denominato più o meno così: “Censimento dei beni cultuarli minori…” (o qualcosa del genere…) . Ricordo che venni a sapere che alcuni miei coetanei erano stati assunti allo scopo per puro caso, dopo molto tempo, a seguito di una ventina di telefonate al Call Center della Regione, qualche altra telefonata agli uffici che si occupavano della selezione, e qualche lettera raccomandata; e ciò -ovviamente, per il Molise- senza alcuna graduatoria pubblica, senza alcun concorso, senza un tubo…e non mi risulta siano stati pubblicati i risultati di quel “Censimento”. Purtroppo pure i giovani molisani sono coivolti in questa Mafia! Non si può definire diversamente un tale uso delle istituzioni…I migliori, dispiace dirlo, sono andati tutti via, fuori Regione o all’estero!!!E’ così!!O cambia la cultura di questo Molise – e ci impegnamo in tal senso- oppure è una realtà destinata al nanismo e, in ultima analisi, a soccombere!

  • Valerio ha detto:

    E tutte le mie esperienze con la Regione Molise sono state questo…purtroppo. Ormai nemmeno partecipo più ai bandi e alle selezioni per le istituzioni molisane…E le mie competenze le presto altrove…Però perché non creare uno o più siti web, uno o più blog -oltre a questo, si intende- che esprimano voci autorevoli sui problemi del Molise?

  • Franco Valente ha detto:

    La Mafia? Nel Molise è peggio, perché si delinque senza che ci scappi mai il morto.
    Altro che lupara bianca!
    Pensa alla collusione dei giornali con il potere…. Qui le notizie escono solo se papà esprime il consenso.
    Devo ringraziare i collegamenti con facebook se riesco a far filtrare le mie denunce.
    Sulla questione della Fondazione Cultura e del Direttoree Generale che non ha la laurea per fare il dirigente, i giornali molisani hanno steso il silenzio più vergognoso.
    Per non parlare delle televisioni.
    RAI-Assuntina ha fatto servizi di mezz’ora per parlare della befana e neanche una parola sull’ex collega che fa il Direttore Generale senza laurea!
    Per quanto riguarda i censimenti….
    Lasciamo perdere! Una macchina per sprecare soldi. Come le schedature della Soprintendenza.
    Noi le paghiamo ma non abbiamo diritto a leggerle (anche perché non si sa manco se esistono….)

  • Nome ha detto:

    Vedo che adesso in questo aborto di blog la sua vittima è diventato il direttore della fondazione Molise Cultura, poverino, ma quello è un morto vivente… mo ci si mette pure lei!
    Giovani GUARDONI come me RIBELLATEVI al potere oligarchico di quest’ essere che non dovrebbe essere più iscritto neanche all’ ordine degli ortolani per le sue note vicende che ho provveduto a pubblicare su questo blog ma che ha subito cancellato…
    Le chiedo Valente QUALE CONCORSO DI BELLEZZA HA FATTO lei quando negli anni ottanta si è aggiudicato il premio Barba d’Oro?
    Lo sappiamo tutti che lei ha corrotto la giuria perché lei era semplicemente la seconda barba di Venafro.
    Sa quanti architetti disoccupati ci sono in giro? Questo sempre perchè lei é comunista ma non si si fa la comunione.
    Lei è ha eseguito in maniera pessima il terremoto e molte persone ancora non ci hanno capito niente…
    GIORGIO CAPRARO

  • Franco Valente ha detto:

    Solo per precisare che io non ho mai fatto appalti di lavori del terremoto e non sono comunista.
    Tutto il resto va bene.
    La critica è un diritto sacrosanto e confermo che nella mia vita di errori ne ho fatti tanti.
    Ci tengo pure a dire che non ho mai rubato, mai preso bustarelle, mai spartito soldi con le imprese e non ho sottratto lavoro ai colleghi architetti che sono disoccupati non certo per colpa mia.

  • Giorgio ha detto:

    Ho letto meglio il suo blog, che risate, LEI HA I TITOLI PER FARE IL DIRETTORE DELLA FONDAZIONE MOLISE CULTURA? E QUALI SONO? Si è laureato negli anni “70 quando a Valle Giulia regnava il 28 politico e poi in tutta la sua carriera non ha fatto un progetto degno di nota, non mi faccia elencare i suoi lavori, “per quello mi divertirò un altro giorno”. Lei ha solo scritto libri su Venafro, Venafro, Venafro e qualcuno su Isernia, senza scoprire nulla di inedito, legga qualcosa in più invece di scrivere, lei non è uno storico dell’ architettuta o ( OPERATORE DI CULTURA ) come si è definito in uno dei suoi vaneggiamenti, (MI FACCIA IL PIACERE), avrebbe detto un grande del cinema italiano, scenda con i piedi per terra. ( Che brutta bestia è la presunzione )…
    Paolo Portoghesi, Zevi, Gabetti e Isola, questi sono storici dell’ architettura, (li studi) perchè credo che lei neanche li conosce, quando c’ era il “28 politico certe cose non si studiavano.
    Buona serata Giorgio Capraro

  • Franco Valente ha detto:

    Signor Giorgio,
    lei è un essere ignobile. E peraltro pure ridicolo.
    Solo per dirle che si dava il 18 politico e non il 28!

    p.s. … ancora va in giro con quelle macchinette fotografiche appese al collo?… Lei ha un marchio di fabbrica: quando scrive commette sempre lo stesso errore… Mi saluti il suo padrone!

  • Giorgio ha detto:

    Io essere ignobile??? Me lo dice pure il mio padrone, ma non è vero! Basta chiedere un attimino in giro e vedere chi tra i due è un essere ignobile tra me e il mio padrone. Le denuncie (o le denunce, non mi ricordo come si scrive) a suo carico dicono tanto della sua incontinenza e spero che il presidente della repubblica prenda dei seri provvedimenti nei suoi confronti…
    Secondo me ci vuole la pena di morte e un bel vespasiano alla via della rava.
    Approposito (o a proposito, non mi ricordo come si scrive) si ricorda la bella lettera che qualche anno fa mandò a tutti i soci del Circolo del Cetron d’Oro per screditare il povero presidente degli ortolani, si ricorda il contenuto? Me l’ hanno fatta leggere, è un qualcosa di schifoso,(le faccio i complimenti per la sua dietrologia professionale), lei sa cos’è la dietrologia professionale? Come, uno che scrive all’Associazione del Cetron d’Oro non sa cosa è la dietrologia?
    Ed io sarei un essere ignobile, ma mi ha guardato qualche volta dietro?
    Non so scrivere? lei sapesse scrivere più meglio di me??? Lei parla e scrive come una “donnola da ballatoio” basta vedere questa sua ultima e-mail, è stato solo capace di inzulfare, l’ unica cosa che sa fare… Non so cosa intende per guardone e complessato. Io solo qualche volta mi metto dietro le frasche a guardare le coppiette, ma lo faccio con discrezione, senza disturbare…. io ho voluto solo divulgare la verità a tutti coloro che pensano che lei sia un’ottima persona, lei pensa solo al girotondo…
    A Valle Giulia regnava Claudio Villa, io mi ricordo. Sergio Endrigo regnava nelle altre facoltà.
    le sue ricerchè??? Ma dove sono, non ci vuole niente a scrivere un libro di barzellette. Lei non ha trovato nulla di originale, sono tutte barzellette copiate, specialmente quelle sui carabinieri. Lei sa solo ciurlare nel manico perchè non è capace di produrre niente, come ultimamente ha fatto con l’ auditorium di Isernia, un grandissimo progetto. Un progetto talmente grandissimo che non c’entrava neppure nel veccho campo sportivo, ma perchè lei sapesse fare di meglio? quelle opere grattificano la nostra regione, la regione dei giusti. Lei si reputa la gloria di questa regione… ma non ha la forma cilindrica che ho io. Lei lo sa che io sono stato partorito con un parto anale. La prima ed unica volta nella storia. La saluto Valente, è un vero piacere dialogare con lei… Giorgio Capraro

  • Franco Valente ha detto:

    Fatti visitare da un buon veterinario…

  • Gabriella Di Rocco ha detto:

    Carissimo,
    come scrisse Qualcuno: ‘Non ti curar di lor, ma guarda e passa’!
    Un abbraccio,
    Gabriella

  • Franco Valente ha detto:

    Carissima Gabriella,
    questo è un soggetto da manicomio che io conosco benissimo e lui lo sa.
    Va girando per Venafro con macchinette fotografiche a tracolla convinto di essere il fratello minore di Indiana Jones.
    Mi fa pena. Sarebbe pure un bravo ragazzo, ma per devozione al suo padrone fa queste cose.
    Per un periodo mi perseguitava su un altro blog.
    Adesso lo fa in casa mia.
    Si deve scaricare in qualche modo e io glielo consento.
    Adesso aspetto che scriva un’altra serie di imbecillità e lo faccio diventare la barzelletta del blog.

  • Gabriella Di Rocco ha detto:

    Grande Franco!
    Ci vediamo al processo giovedì.
    Ti abbraccio,
    Gabriella

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