Incipit Apocalypsis
Autore: Franco Valente
Editore: Regia Editore
Scheda: Campobasso, 2013, pp. 310, cm 15×10
Intrigo carolingio in un’abbazia longobarda alle sorgenti del Volturno.
Autperto e la cripta dell’abate Epifanio.
Una cripta le sorgenti del Volturno, un omicidio una partita di pallone, un monastero longobardo Carlomagno, il bacino del Mediterraneo.
(….)
Comunque, poiché gli avvenimenti che sto per raccontare mi riguardano personalmente, queste considerazioni trovano il tempo che trovano. Allo stato dei fatti una sola cosa posso affermare con assoluta certezza: se 26 secoli fa l’oracolo di Dodona avesse taciuto e se Cristo, prima di morire, non avesse detto: Donna ecco tuo figlio, figlio ecco tua madre, oggi non mi troverei nello stato di costrizione in cui mi trovo!
(….)
Il ponte aveva un apparato in qualche modo complesso. Non era possibile superarlo facilmente perché il piano carrabile finiva su una porta che poteva essere aperta solo dall’interno, sicché Autperto, Rodicauso e gli altri vi rimasero con i cavalli ed i muli carichi dei loro bagagli. Al controllo della porta era stato posto un monaco assennato che, come raccomandava la regola di S. Benedetto, era stato scelto di età abbastanza avanzata affinché trovasse difficile andare vagando qua e là. Aveva, però, sufficiente preparazione per ricevere gli ospiti. In questo lavoro il monaco portinaio si faceva aiutare da un confratello più giovane che abitava con lui nella piccola cella posta proprio a ridosso della porta. Quando Autperto bussò, il monaco portinaio, dopo aver pronunciato a voce alta “Deo gratias”, chiese chi fosse e cosa volesse, anche se era perfettamente informato che quegli ospiti erano attesi da tempo.
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Caro Franco, un libro meraviglioso, ricco di storia e di considerazioni interessanti e di grande spessore culturale.
Caro Franco,
ho appena finito di leggere il tuo libro: se il tuo obiettivo era quello di lasciare il lettore in sospeso tra passato e presente, tra storia e teologia, tra il dentro ed il fuori di quella cripta, devo dire che ci sei riuscito.
I riferimenti storici ed iconografici fanno del tuo romanzo una fonte inesauribile di possibili approfondimenti.
Nella mia libreria il tuo prezioso romanzo sarà vicino ad Eco, Calasso, Daverio.
Un carissimo saluto sperando di poter leggere ancora e presto per scoprire di chi era quella mano.
Lino Santoro
Carissimo Lino,
ti ringrazio affettuosamente. Sapendo il tuo livello culturale il tuo commento mi onora!
Ciao franco, avrei voluto comprare il libro in formato ebook (abitando a padova non riesco a trovarlo e anche on line me lo segnalano come di difficile reperibilità e tempi di consegna molto lunghi ) ma vedo che in questa modalità non è stato editato.
lo prenderò, quindi, quando tornerò a Isernia per Pasqua:sono molto curioso.
saluti
antonio lombardi
il tuo libro è di difficile reperibilità!
… è vero! L’editore si sta attrezzando. Siamo alla terza edizione!
Perchè nei tuoi preziosi filmatini non ci fai vedere cio’ che descrivi anzichè la tua pur gradevole persona?
Capisco che tenti di prepararti per le prossime elezioni.
Se i molisani non ti vedono come un politico (staresti nella melma), è forse per apprezzarti come unico narratore delle bellezze molisane?
… mica ho capito la battuta sulla melma….
Questa cosa della melma mi sfugge anch’io. Ma devo dire che io abito in uno strano luogo troppo lontano da voi – ma, grazie a Franco Valente, ogni tanto mi sento piu vicino.