Una iniziativa intelligente dell’Associazione culturale La Ginestra di Colli a Volturno ricordando don Faustino Avagliano: Il calendario delle Terre di S. Vincenzo attraverso l’antica carta di Marcello Guglielmelli.
27 dicembre 2014
ore 16
Sala Consiliare del Comune di Colli a Volturno
L’Associazione Culturale “LA GINESTRA” di Colli
presenta
12 mesi nelle antiche terre di S. Vincenzo
Un calendario per l’Alta Valle del Volturno
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In data prossima al 1715 l’abate di Montecassino commissionò a Marcello Guglielmelli la realizzazione di una carta delle terre dell’antica abbazia di S. Vincenzo al Volturno che, originariamente autonome, erano entrate dal 1699, cioè da poco tempo, nella giurisdizione ecclesiastica cassinese.
Marcello Guglielmelli era un architetto napoletano. Come ricorda nel suo manoscritto Erasmo Gattola, archivista di quel monastero, giunse a Montecassino il 17 maggio 1715 “per fare li dissegni di tutte le Terre della nostra Diocese, con li confini di esse terre dove il Monastero possiede il temporale, e parimenti li confini dell’abbazia Cassinese descritti nella donazione di Gisulfo, e nelli privilegi dell’altri Prencipi susseguenti”.
E’ una rappresentazione a volo d’uccello desunta evidentemente da una osservazione diretta dei luoghi senza alcuna preoccupazione di definire le scale metriche. Una particolare importanza viene data all’area dell’Abbazia che risulta sproporzionata rispetto al resto del territorio. Vi sono anche plateali errori topografici, come nel caso del cosiddetto Ponte della Zingara che viene posto su una diramazione artificiale del Volturno che, nata per alimentare alcuni molini, viene rappresentata come se avesse la stessa portata del corso principale.
Particolarmente efficace la rappresentazione dei singoli insediamenti che nella sostanza corrispondono a quelli attuali, compreso il gran numero di frazioni.
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La carta del Guglielmelli, studiata la prima volta da Luigi Cardi (I disegni acquerellati di S. Vincenzo al Volturno, 1981), è conservata nell’archivio storico di Montecassino e la sua divulgazione fu resa possibile nel volume San Vincenzo al Volturno (Montecassino 1982) grazie alla gentile disponibilità del suo archivista, il compianto don Faustino Avagliano, cui va il riconoscente ricordo.